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Rivestimento ceramico (o gres porcellanato)
• Sottostruttura complessa, soprattutto sui grandi formati le sottostrutture prevedono incollaggi o fresature che non sono di facile esecuzione
• Il peso molto elevato (il doppio dell’HPL), e le caratteristiche meccaniche delle lastre (che sono molto rigide) complica notevolmente tutte le fasi di movimentazione
• Qualora per finire un rivestimento di facciata manchino pochi pannelli, la quantità minima di materiale da ordinare è comunque elevata
• I formati sono numerosi ma in ogni caso più piccoli dei formati massimi del HPL
• Le lavorazioni di taglio o le piccole modifiche in cantiere producono molta polvere e non sono semplici
Stefanie Andolfato
HPL
• Posa in opera più semplice, ad esempio il sistema di posa più economico del HPL è quella con rivetto a vista che è decisamente più versatile di quella con i ganci a vista della ceramica (che impone formati ridotti…)
• Disponibilità di spessori tutti utilizzabili, dal 6 ai 12 mm con disponibilità di partire da 2mm per la realizzazione di pannelli sandwich
• Lavorazione più semplice in quanto le metodologie di posa in opera prevedono sottostrutture molto più semplici
• Materiale meccanicamente molto resistente, ma al contempo flessibile e non fragile
• Leggero
• Movimentazione semplice in quanto leggero e flessibile
• Finiture pressoché infinita, senza quantità minima
• Possibilità di fornire anche 1 pannello
• Formati molto grandi che possono essere utilizzati sia interi, sia divisi in sottomultipli
Guarda la referenze
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Pro che accomunano i due prodotti
• Facilità di pulizia dopo graffiti
• Elevata resistenza agli sbalzi termici
• Assorbimento d’acqua minimo
• Incombustibilità ad esempio Fundermax dispone di M.look, un HPL prodotto in Classe A2
• Elevata resistenza al gelo. Ad esempio l´HPL Fundermax e´ testato da -80° a +180° C