HPL vs Pannello composito

HPL vs Pannello composito

Nel dinamico e sempre più innovativo mondo dell'architettura moderna, la scelta dei materiali per le facciate ventilate rappresenta una decisione cruciale che può influenzare non solo l'estetica di un edificio, ma anche la sua efficienza energetica, durabilità e sostenibilità. Tra le opzioni più discusse e apprezzate nel settore troviamo l'HPL (High Pressure Laminate) e il pannello composito, entrambi noti per le loro prestazioni eccezionali e l'aspetto versatile. Tuttavia, nonostante alcune somiglianze, questi materiali presentano caratteristiche distintive che possono rendere l'uno più adatto dell'altro a seconda delle specifiche esigenze di un progetto. In questo elenco, esploreremo in modo chiaro e dettagliato le proprietà comuni e le differenze fondamentali tra l'HPL e il pannello composito, fornendo una guida essenziale per architetti, progettisti e costruttori nella scelta del materiale più adatto per le loro facciate ventilate.

Il pannello HPL

  • Resistenza superficiale ai graffi ed agli urti, la superficie verniciata del composito è molto più delicata della superficie del pannello HPL
  • Il pannello HPL ha una gamma colori molto più ampia e la possibilità di produrre anche piccole quantità per colore
  • Varietà di spessori, che consente l’utilizzo di diverse tecniche di posa, da 4 mm a 22 mm
  • HPL è di default bifacciale (cosa che col composito si può avere ma con quantità di produzione elevate)
  • Varietà di formati, per ottimizzare gli sfridi
  • È resistente ai solventi, quindi facilmente pulibile anche in caso di graffiti con vernici
  • Resistente alla grandine

Stefanie Andolfato

Il pannello composito

  • Più economico
  • Possibilità di piegare il materiale e quindi realizzare dettagli in continuità di materiale
  • Entrambi i prodotti si possono curvare ma il composito può essere curvato con raggi di curvatura più piccoli
  • Entrambi i prodotti si possono avere in classe A2 ma il costo al m2 del pannello composito è nettamente inferiore rispetto al costo dell’HPL
  • Se funzionale ad un’esigenza progettuale, si possono avere pannelli di lunghezza fino a 6 metri
  • Con un quantitativo minimo di m2 si posso produrre pannelli con lunghezze  variabili secondo le necessità

CONCLUSIONE

Nella comparazione tra l'HPL e il pannello composito per facciate ventilate, emerge un quadro complesso e sfaccettato, dove ogni materiale brilla per specifiche caratteristiche e potenziali applicazioni. L'HPL si distingue per la sua resistenza superiore ai graffi e agli urti, offrendo una superficie robusta e durevole che resiste anche agli atti vandalici come i graffiti. La sua vasta gamma di colori e la possibilità di produrre piccole quantità per colore lo rendono estremamente versatile, adattandosi a progetti personalizzati e creativi. Inoltre, la varietà di spessori e formati disponibili, insieme alla sua natura bifacciale, offre agli architetti una libertà senza pari nella progettazione e nell'ottimizzazione dei materiali. D'altra parte, il pannello composito si presenta come una soluzione più economica, con la capacità unica di piegarsi per creare dettagli continui e sofisticati. La sua flessibilità in termini di curvatura e la possibilità di ottenere pannelli di lunghezza fino a 6 metri lo rendono ideale per progetti che richiedono forme dinamiche e personalizzate. Nonostante il suo costo inferiore, il pannello composito non scende a compromessi in termini di sicurezza, offrendo opzioni in classe A2 a un prezzo più accessibile rispetto all'HPL.

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Progetto di riferimento realizzato con pannelli in HPL

Progetto di riferimento: realizzato con pannello in composito

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